Compagnia di San Giorgio: chi siamo

Intestazione

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Incontrarsi, conoscere, sperimentare, condividere, agire. Per essere liberi.

Compagnia di San Giorgio: chi siamo

CHI SIAMO

Descrizione:

INSIEME PER ESSERE LIBERI
Natura e scopi della Compagnia
Abbiamo a cuore la libertà; non siamo speciali, siamo gente normale. Sappiamo che ogni persona è stata creata libera ed è chiamata ad esserlo pienamente nella propria vita. Abbiamo perciò scelto di fare del nostro meglio per promuovere la libertà di chi ci è affidato e per contribuire allo sviluppo di società libere e giuste.

Società garanti della dignità e della libertà di tutti, spiritualmente forti, moralmente sane, eque e solidali, rispettose della vita e dell'ordine del Creato. Società fiere della propria identità, operatrici di pace e di sviluppo, rivolte al bene comune. Capaci di offrire speranza e futuro, soprattutto alle nuove generazioni.

Non è un compito facile, innumerevoli sono gli ostacoli che si frappongono nella società e nella mente e nel cuore di ogni persona. Per affrontarli e superarli servono uomini e donne liberi e forti. Niente di impossibile. Motivazione e orientamento della Compagnia sono un grande ideale e la visione cristiana della vita; sono la strada maestra per divenire artefici del proprio destino e per sviluppare condizioni di autentica libertà lì dove si vive e si opera in spirito di fraternità.

L'ideale trae origine dall'ideale scout, il fine è lasciare il mondo migliore di come è stato trovato. Il compito è impegnativo ma ne vale la pena. Occorre solo un po' di coraggio per incontrarsi, conoscere, sperimentare, condividere e poi agire per compiere il bene secondo il volere di Dio. Ciascuno nel suo ambito, insieme nel nostro campo d'azione.

La Compagnia è nata in Roma nel febbraio 2001; riconosciuta Associazione ecclesiale dal Vicariato di Roma nel giugno 2006, è parte del Movimento scout cattolico italiano. San Giorgio patrono degli scout, esemplare testimone delle virtù umane e cristiane del perfetto Cavaliere di Cristo, ne incarna l'ideale. Valori, scopi e metodo sono sintetizzati in cinque parole d'ordine; le attività sono articolate in tre settori.
CINQUE PAROLE D'ORDINE PER AGIRE
Cinque parole d'ordine
Direttrici di marcia
La Compagnia si costituisce e si propone come via per divenire e vivere liberi e per promuovere lo sviluppo di società libere e giuste in spirito di fraternità. La Compagnia perciò si autodefinisce "una amicizia che costruisce la libertà". Innumerevoli sono le minacce che si frappongono nella società e, non meno, nel cuore e nella mente degli uomini. Esse oggi sono di natura economica, tecnologica, sociale e civile ma soprattutto di ordine culturale e morale, figlie del pensiero della crisi che insidia le categorie di verità, di dovere, di bene, di sacro nonchè di identità, tradizione, comunità e felicità che presidiano la civiltà cui apparteniamo. Occorrono per affrontarle idee chiare, semplici, efficaci; la Compagnia le ha fissate in cinque parole d'ordine.

La prima parola: Promuovere la cultura della libertà e della speranza
E' la prima condizione per adempiere al compito promuovendo processi culturali che diano nuovo vigore, attualità e centralità alla "cultura della libertà e della speranza" che innerva l'umanesimo che ha generato la civiltà cristiana. Significa salvaguardare il ruolo e la dignità della persona e delle comunità vitali nei processi di innovazione e globalizzazione che caratterizzano il nuovo contesto sociale ed economico e, nel contempo, ristabilire nel principio di verità, nel rispetto dell'ordine della natura, nella tutela della vita, nella fraternità, nell'identità e nell'appartenenza il limite alla riduzione dell'umano ad ostaggio del pensiero della crisi. Ne dipende la possibilità di perseguire uno sviluppo ordinato, sostenibile, equilibrato e solidale in un mondo vivibile per tutti.

La seconda parola: Vivere e condividere l'ideale
E' la seconda condizione; adempiere al compito sarebbe impossibile senza essere mossi e guidati da un ideale in cui siano iscritti gli elementi costitutivi della cultura della libertà e della speranza. La Compagnia si ispira perciò all'ideale scout. E' un ideale per la vita contro corrente; pretende responsabilità, impegna all'esercizio del pensiero critico, esige passione e fedeltà. Plasmato dall'umanesimo cristiano è maestro di verità, di fraternità e di sapienza; educa alla essenzialità; induce a divenire artefici del proprio destino in sano spirito d'avventura; invita ad agire con ottimismo e speranza, sapendo che il bene vincerà, per compiere con umiltà di cuore il proprio dovere al fine di lasciare il mondo migliore di come è stato trovato. Il presupposto è che il successo non sta nel denaro nè nel potere bensì nella felicità data dal bene compiuto.

La terza parola: Custodire la memoria storica dell'Evento cristiano
E' la terza condizione; la cultura della libertà e della speranza sta infatti nelle ragioni che hanno forgiato la civiltà cristiana e l'ideale scout. Sono originate dall'Evento cristiano che ha rivelato la verità sull'uomo, sulla storia e sul suo destino di salvezza. Centrale è perciò custodirne e rinnovarne la memoria storica per renderla viva e presente seguendo il Signore Gesù sulle sue strade con chiunque sia interessato. La Compagnia sviluppa attività, iniziative ed eventi di conoscenza e approfondimento delle testimonianze storiche della vita di Gesù, dei discepoli e degli apostoli nonchè del cammino e della missione della Chiesa. Particolare attenzione è data a Roma e alla Terra Santa.

La quarta parola: Pregare e servire
Realizzare il compito come discepoli del Signore è la quarta condizione. Al centro di tutto vi è infatti il Signore Gesù il quale è "la via, la verità e la vita" (Gv 14,6). Occorre conoscerlo, seguirlo e dargli testimonianza a servizio della verità e del bene per divenire liberi in pienezza, carità, sapienza. La promessa è chiara: "conoscerete la verità e la verità vi farà liberi" (Gv 8,32). La Compagnia sviluppa e propone percorsi ed eventi di spiritualità e di formazione idonei allo scopo. In questo contesto, la Compagnia svolge attività a favore di opere cristiane in terra santa, dello scautismo e di iniziative rivolte a persone in difficoltà.

La quinta parola: Sostenere lo Scautismo
Sostenere le Associazioni scout giovanili nelle loro missione è la quinta condizione poichè in esse permane, si rigenera e si ripropone l'ideale di vita che Sir Robert Baden-Powell, fondatore dello scautismo, ha posto a riferimento e guida sia dell'educazione attiva dei ragazzi e delle ragazze sia dell'impegno degli scout adulti. E' l'ideale che ispira e orienta la Compagnia. Attenzione prioritaria, negli ambiti di propria competenza, è data alle strutture associative dello Scautismo cattolico al fine di sostenerne l'azione educativa con attività ed eventi condotti nel rispetto della metodologia specifica. La Compagnia sviluppa in parallelo attività di formazione e di aggiornamento per i genitori.
STILE - METODO - SOCI
Baden-Powell
Agiamo in semplicità, responsabilità, fraternità, realismo, ottimismo e spirito di sana avventura. Siamo interessati a condividere il cammino, la meta e l'amicizia con chiunque lo desideri. L'ideale, lo stile il metodo e lo spirito della Compagnia sono forgiati dallo Scautismo; li viviamo e li proponiamo in un modo che riteniamo idoneo e utile agli uomini e alle donne del nostro tempo.

Missione e metodo sono coerenti con la missione che Sir Robert Baden-Powell, il fondatore, ha affidato agli scout e alle guide adulti e a quanti ne abbracciano l'ideale in età adulta. Essa è declinata in tre punti: -a) vivere secondo l'ideale; -b) servire il proprio Paese e la comunità dove si vive e si opera; -c) servire e sostenere lo scautismo affinchè possa svilupparsi positivamente.

La Compagnia
B-P non ha nè immaginato nè organizzato una "branca" dedicata all'età adulta, successiva al momento nel quale i giovani concludono il loro percorso educativo. Nel corso degli anni gli scout e le guide divenuti adulti hanno sentito il bisogno di aiutarsi per vivere con fedeltà l'ideale e per proporlo nei loro ambiti nelle diverse fasi della vita. Hanno così preso vita diverse realtà associative.

Fondando la Compagnia di San Giorgio, nel 2001, abbiamo voluto fare la nostra parte in modo specifico, con un metodo diverso da quello che caratterizza il movimento giovanile; - basandoci sui medesimi principi della pedagogia scout che è la pedagogia dell'incontro, della testimonianza, della proposta, dell'imparare facendo, della condivisione e dell'agire per progetti. Impieghiamo ovviamente la metodologia scout nelle attività dedicate ai giovani scout e guide, nel rispetto delle specificità delle associazioni di appartenenza, d'intesa con le loro strutture associative.

I Soci
Tra noi ci sono adulti capi guide e scout in servizio, adulti che non provengono dallo scautismo, genitori di guide e di scout, capi guide e scout non più in servizio. I soci sono suddivisi in effettivi, aggregati e d'onore. Chiunque lo desideri può partecipare alle nostre attività; possono essere ammessi come soci effettivi e aggregati coloro che lo richiedano condividendo scopi, stile e metodo. I soci d'onore sono nominati "motu proprio" dal Direttivo della Compagnia.
L'IDEALE SCOUT E NOI
La legge di Baden-Powell
L'ideale dello scautismo che ispira la Compagnia è un punto di riferimento per ogni età che sollecita a vivere da donne e uomini liberi per compiere il proprio dovere verso Dio, il prossimo, il proprio Paese ed il creato assolvendo la missione che a ciascuno è affidata nella vita per "lasciare il mondo migliore di come è stato trovato".

La Legge e la Promessa
L'ideale scout è sintetizzato nella Legge e nella Promessa che impegnano a porsi con intelligenza e amore al servizio della verità, della giustizia e del bene. Esse sono state ideate e stabilite da Sir Robert Baden-Powell, il generale inglese che lo ha fondato. Non sono un insieme di norme astratte pensate a tavolino bensì la sintesi positiva della sua vita, proposte come criterio di orientamento morale e spirituale alla gioventù e agli uomini ed alle donne di ogni parte del mondo qualunque sia l'etnia, la cultura, la religione, lo stato sociale e la nazione di appartenenza.

Esse hanno un valore operativo poichè esprimono con chiarezza ed efficacia la via da seguire. La politica e l'economia, la scienza e la tecnica, la cultura ed i mezzi di comunicazione, le istituzioni ed il lavoro, come ogni altra attività umana - a partire dalla vita personale e familiare - vanno valutate ed orientate alla luce dell'ideale scout.

Le versioni assunte dalla Compagnia
Ogni associazione adotta una propria versione della Legge e della Promessa che adatta l'originale di B-P alla realtà sociale e culturale di riferimento senza modificarne i principi essenziali. Il motto "One World One Promise", utilizzato nel 2006 per caratterizzare il Centenario dello Scautismo, lo afferma con chiarezza. La Compagnia ha scelto di assumere come riferimento ideale le versioni originali di Baden-Powell.

Gli originali di Baden-Powell
La Legge scout declinata in dieci punti, impegna a: - considerare proprio onore meritare fiducia; - essere leale; - essere utile e pronto ad aiutare gli altri; - essere amico di tutti e fratello di ogni altro scout senza distinzioni di classe; - essere cortese; - essere amico degli animali; - ubbidire agli ordini; - sorridere e cantare in tutte le difficoltà; - essere economo; - essere puro nel pensiero, nella parola e nelle azioni.

La Promessa impegna: sul proprio onore a fare del proprio meglio per compiere il proprio dovere verso Dio e verso il proprio Paese, per aiutare il prossimo in ogni circostanza e per osservare la legge scout.
STEMMA - EMBLEMA - BANDIERA
Bandiera
Lo stemma
Lo stemma della Compagnia è la Croce di San Giorgio a doppia croce e otto punte, inscritta in un cerchio, con i tre colori giallo oro, rosso e verde sovrapposti, quale simbolo della Compagnia e della missione di quanti vi aderiscono. Secondo la simbologia scout delle origini, sono i colori delle tre branche del movimento giovanile: l'oro rappresenta l'ottimismo (lupetti), il verde lo spirito d'avventura (scout) ed il rosso l'impegno di servizio verso gli altri (rover).

I tre colori ne sono anche sigillo di pienezza; sono infatti i colori di San Giorgio, che la Tradizione assume a significare: nel rosso e nell'oro la condivisione del martirio e della Resurrezione di Cristo; nel verde lo Spirito Santo che dona la forza per vincere il male. Le otto punte della croce esterna simboleggiano le Beatitudini del Vangelo; la croce interna simboleggia l'impegno dei Soci a seguire Cristo nella propria vita.

L'emblema
Rappresenta San Giorgio in atto di uccidere il drago sovrapposto allo stemma ed al cartiglio contenente il motto "Estote Parati" che esplicita nel suo pieno significato evangelico il "Be prepared" di Baden-Powell, ovvero siate pronti a fare del vostro meglio in ogni occasione, soprattutto quando occorre difendere la verità contro la menzogna, il bene contro il male, la libertà e la giustizia contro chi vi si oppone.

La bandiera
La bandiera è costituita dall'emblema che si sovrappone alla Croce di San Giorgio, rossa in campo bianco, ed al cartiglio con la scritta "Compagnia di San Giorgio" orlata ai bordi da una striscia rosso-verde. Qui il bianco rappresenta l'uomo di Dio e la sua totale appartenenza al Signore, la purezza, la castità, l'innocenza; il rosso il colore del combattimento e del martirio. La Bandiera è stata benedetta sul Monte Tabor (Galilea) nel 2005, nel corso del primo pellegrinaggio della Compagnia in Terra Santa.

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